Nella vecchia madia che profuma di cera d'api, sono riposte: le esperienze dei mesi trascorsi; le lacrime conservate per le gioie e i dolori non provati; le rughe e i capelli bianchi che dovranno venir fuori.
Oggi l'ho aperto.
Ho preso le lacrime, le ho versate sulle esperienze negative, mi sono messa due capelli bianchi e una ruga sulla fronte e ho deciso di ricominciare.
I segni di questo 2010 inopinatamente resteranno nella mia vita, ma non mi piegherò come l'ulivo che sta invecchiando fuori dalla mia finestra.
C'è ancora possibilità di vita: torno a Copenaghen.