La parola "Saffoco" mi è venuta in mente quando una mattina andando al lavoro in macchina ascoltavo la radio in cui i due conduttori del programma (padre e figlio per intenderci) parlavano di omofobia; il figlio sosteneva che due genitori omosessuali non riesce ad accettarli, un bambino ha bisogno di due figure distinte: uomo e donna. Per la stabilità del bambino.
"Non me ne vogliano i gay" diceva lui e io nel frattempo pensavo che non avevo un microfono a disposizione per dire la mia.
Continuavo a guidare, 40 km circa per arrivare in stabilimento, si stava facendo tardi e l'orologio della timbratrice la mattina corre più della mia macchina, azzardo un sorpasso ad un tizio che parlava al cellulare e andava con tutta calma, non appena mi affianco l'idiota mi guarda (donna o femmina dipende dall'individuo) e accelera per non farmi passare, mi costringe a frenare per evitare un frontale e vedo che ride divertito.
La radio ancora parlava, adesso era il turno del padre: "....Tutti conosciamo e abbiamo degli amici omosessuali, sappiamo che sono delle persone squisite e sensibili, ma a volte soffrono di vittimismo..." diceva lui e io nel frattempo pensavo che non avevo un microfono a disposizione per dire la mia.
E allora io donna lesbica (discendente da Saffo) soffocavo nel mondo maschilista e omofobico che mi circondava: SAFFOCAVO!
Ed erano solo le 8 del mattino....
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