venerdì 6 novembre 2009

E quando realizzi...

Giugno 1998, frequentavo per "copertura" un tipo (ovviamente moooolto carino!), una sera mi chiama una mia amica per vederci, le dico che avevo un appuntamento con lui e che se non era un problema lo portavo con me, lei mi dice che sarebbe venuta con una sua amica.

Ci vediamo in un locale per bere qualcosa e fare una partita a biliardo.

Se abbiamo bevuto, se abbiamo giocato, se abbiamo parlato... io non me lo ricordo ancora... io ricordo solo lei e le campane e lei e gli uccellini e lei e il profumo dell'aria e lei.

La mia amica era sicuramente "tanto" etero, quindi il dubbio era: e l'altra? Io non avevo ancora i sensori attivi, non sapevo assolutamente nulla di come ci si comporta con una donna e l'ultima volta che avevo avuto le farfalle nello stomaco per una ragazza (vedi precedente post) mi ero talmente spaventata di questa cosa che mi ero quasi sposata con tre o quattro ragazzi per tranquillizzarmi.

Quella sera però le paure, i dubbi, le angosce, le chiacchiere della gente erano talmente tanto piccole al confronto dell'emozione che mi veniva da quegli occhi che l'avrei baciata davanti a chiunque.

Non successe niente quel giorno e neanche il pomeriggio in cui siamo andate a correre insieme: avevamo talmente tante cose da dirci, sentivamo il bisogno di raccontarci la nostra vita, avremmo potuto correre la maratona di New York.
Quella stessa sera avevamo una cena con altri amici, abbiamo dato 'buca' a tutti e con due birre, due pacchetti di patatine e due di sigarette ci siamo scambiate l'anima.
Lei aveva una compagna e tredici anni più di me, una vita.
Io avevo una manciata di ragazzi, tredici anni meno di lei e non sapevo cosa fare della mia vita.
Queste cose le ho pensate molto dopo... quella sera io volevo solo stare con lei e 'sti cavoli di tutto il resto... L'ho baciata, ho fatto io la prima mossa e non ci siamo viste più per quindici giorni (saremmo partite per mète diverse). In quei giorni abbiamo speso un totale di unmilioneduecentomilalire di telefonate pur di non perderci e quando ci siamo riviste non ci siamo più lasciate.
Oggi sono undici anni, tre mesi e sedici giorni che stiamo insieme, ne abbiamo passate di tutti i colori, ma siamo rimaste insieme e ringrazio Saffo per essere lesbica!

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