martedì 4 maggio 2010

Nina

Ho un cane nero.
O meglio lo era, adesso ha 14 anni i peli del muso, del petto e delle zampe sono diventati bianchi;
i suoi occhi sono velati dalle cataratte;
il suo prognato ora è ancora più evidente, dato che le sono saltati due o tre denti;
le sue enormi orecchie dritte non sentono più molto bene, a volte si arrabbia per questo e abbaia al muro del terrazzo.
Da tre anni soffre di crisi di abbandono, non la possiamo lasciare sola in casa perchè distrugge tutto quello che è alla sua altezza, pù o meno 40 cm, è un incrocio tra un grosso topo e un pipistrello.
Le piace dormire, la mattina non vuole mai alzarsi, dobbiamo letteralmente spingerla fuori dalla porta per portarla in officina da mio cognato, in macchina continua a dormire e anche dopo, nella sua cuccia, offre le spalle fino alle 10 passate.
La sera quando torniamo a prenderla è tutta felice e in macchina canta, o prova a raccontare quello che ha combinato: una volta agitava felice la sua coda arancione per farci vedere che aveva passato una codata di antiruggine.
Quando usciamo viene con noi e se non può entrare in un locale ci aspetta in macchina, preferisce così.
Quando era giovane mangiava la carne in scatola, adesso le fa venire mal di stomaco quindi divide la sua ciotola di croccantini mini con i merli e la pizza con la mortadella con gli operai. Le piace da morire il Kebab e la cucina cinese.
In officina ha un vero lavoro: difende mio cognato da tigri, leoni, draghi e tutti i mostri che si formano nella sua testa. Se lui esce lei scappa e va dalla zia (sorella di A.) che abita a quasi due chilometri. Lì ha un cugino, Zeus, un gatto. Quando sanno di essere osservati litigano, quando li spii giocano come fratelli.
Non dimostra la sua età, è molto indipendente ed educata.
Lei è consapevole di essere un cane, adora le sue padrone e le piace essere trattata con rispetto canino perchè anziana.

Le dovevo uno spazio nel mio blog, visto che ne occupa uno molto grande nella mia vita quotidiana, per questo ne ho parlato, niente di più.

2 commenti:

  1. Bello ritrovarti cara Sara, vedo però che sei comunque, in buona compagnia. (Nina?)
    Io purtroppo ho dimenticato quel sentimento che lega l'uomo al propio cane, per scelta obbligata (condominio) da tanti anni niente più cagnolini in casa.
    Mi piace però sentire belle storie di affetto come la tua, e delle piccole vicende che inevitabilmente coinvolgono i "padroni" degli amici dell'uomo.
    Bello quello che ci racconti...ho un pò di nostalgia per Ambrogio e Zorro, i miei ultimi due cagnoni!
    Ciao amica, spero tutto il resto proceda secondo i tuoi desideri... a presto, un grande abbraccio!!

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