sabato 14 novembre 2009

La festa del nostro decimo anniversario

Non sono sposata (ovviamente), non porto una "falsa" fede al dito, non ho nessuna legge che mi tuteli, faccio parte di quel 15% di coppie omosessuali che in Italia non esistono.
Non starò qui, come il mio vecchio gatto, a leccarmi le ferite e a pensare alle cicatrici che resteranno in me.
Vado avanti a testa alta pensando, anzi credendo, che essere lesbica può essere piacevole anche in Italia.
Penso di me che sono nata lesbica: non ho nessun istintivo o naturale trasporto verso gli uomini; il mio aspetto fisico è inequivocabilmente femminile; sono sensibile, stronza, lunatica e narcisista come quelle etero delle mie sorelle; non ho mai sentito il bisogno di vestirmi da uomo o essere mascolina; non ho mai desiderato essere nata uomo, né di diventare un uomo. Insomma sono veramente e normalmente lesbica.
Penso della mia compagna che sia una bella donna, molto intelligente, simpatica, estroversa, vincente, femminile (tanto) e fortunatamente per me decisamente lesbica.
Non camminiamo per strada mano nella mano, non ci chiamiamo con nomignoli affettuosi, non stiamo sempre e solo a parlare del mondo GLBT, siamo monogame per scelta, non frequentiamo solo locali gay e i nostri amici sono di ogni genere e tipo, persino cattolici praticanti. Ovviamente il nostro comportamento non è condizionato dalla nostra omosessualità, ma è piuttosto vero il contrario.
Quando siamo andate a convivere abbiamo deciso che tutte le persone che sarebbero entrate in casa nostra avrebbero dovuto essere consapevoli e rispettose dell'esistenza di noi come coppia. Niente camere gemelle, nessuna foto o quadro maschile che poteva far credere qualcosa di non vero. Abbiamo una casetta arredata da IKEA, con le nostre foto sparpagliate per casa, il nostro lettone colorato, la nostra vecchia cagnetta matta sempre in giro e la camera degli ospiti con trofei, coppe e foto del 'nostro' sport e poi un grande terrazzo pieno di piante... insomma casa nostra è uguale a quella di tanta altra gente.
Non voglio essere troppo lunga, che poi rompo!
In questo post volevo solo raccontare che il nostro decimo anniversario abbiamo deciso di festeggiarlo insieme alle nostre rispettive famiglie e a tutti gli amici (etero, gay, confusi). E' stato straordinario, intenso, divertente. Ci hanno portato un bouquet di fiori (per le spose), ci hanno fatto un sacco di regali per la casa, abbiamo cantato e ballato e noi due abbiamo fatto il discorso, mentre mia mamma piangeva commossa e mio fratello ci provava con una nostra amica (ora stanno insieme da un anno e benedicono il nostro anniversario che li ha fatti conoscere!)...
Forse non riusciremo a far tutelare i nostri diritti, forse giuridicamente non potrò mai parlare di 'mia moglie', ma noi due, in Italia, in un piccolo paese della provincia (di Roma) ce ne siamo fregate delle leggi inesistenti e abbiamo festeggiato il nostro amore saffico in un locale pubblico!

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