mercoledì 13 gennaio 2010

I pazzi siete voi

Sono tornata nella sala d'attesa.
Il mio vecchio amico non viene più, la moglie è tornata a casa con lui.
C'era tanta gente, una trentina di persone, aspettavano per fare le analisi del sangue, c'era confusione e avrei voluto chiedere a tutti di fare silenzio.
Nessun rispetto.
Poi ho visto un uomo: era vestito in modo strano e stava in piedi vicino la porta lasciata sempre aperta, ma che doveva essere tenuta sempre chiusa e lui la chiudeva, sempre.
In mano aveva un rosario, pregava a bassa voce e si passava la corona intorno alla testa. Faceva cinque passi in avanti e cinque passi indietro e chiudeva la porta. Sono riuscita a guardarlo in volto, sorrideva.
E' arrivata una suora, gli ha detto che lo stavano cercando si era allontanato dal reparto di psichiatria.
Il suo sorriso mi è rimasto in mente, in un mese è stato l'unico sorriso che ho visto in quel posto.
Allora chi sono i pazzi?

5 commenti:

  1. "La pazzia è solo un'altra forma di normalità"

    BUENA VIDA

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  2. Ho invidiato quell'uomo che rideva in faccia alle sofferenze e alle malattie, io non mi ricordo più come si fa.

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  3. bella l'immagine sfocata della farfalla

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  4. Cara Saffoco, oggi a poter sorridere, sono solo i pazzi, o coloro che vivono la vita per quella che è: si nasce, si muore, e nel mezzo c'è il nostro tempo da vivere.
    Del nostro tempo ne facciamo un uso distratto e distorto, è un conto in banca che sciupiamo accapigliandoci per cose banali, e votandoci alla tristezza.
    E allora, la salvezza è l'essere pazzo, o camminare nel mondo come si fosse soli.
    Per far questo, occorre coraggio.

    Leggo X Men, vero, quello che dici.
    Siamo spietati, nel senso di cattivi, tutti omologati e conformi, un pò bacchettoni e molto confusi, sul significato reale delle definizioni "omosessuale e lesbica."
    Credo però che l'assenza fondamentale, come responsabilità nei giudizi sommari e superficiali, nelle persone che li esprimono, sia la mancanza di capacità nel saper "Vedere" l'amore.
    Riconoscere un sentimento è arte difficile, saperlo accettare nelle forme diverse, lo è ancora di più.
    Forte di questo, sii sempre libera, e non aspettarti nulla da chi ha occhi ciechi, e ancor più, non elemosinare mai approvazione per i tuoi sentimenti.
    Sulla nostra strada, sempre ci sarà chi osserva e giudica, e ci fà male, ma abbiamo il nostro tempo da vivere al di là di ogni cattiveria.
    San Paolo diceva: "Ama, e fà ciò che vuoi."
    Io sono solo un peccatore, ma ugualmente voglio dirtelo: "Ama, e fà ciò che vuoi!"
    1 abbraccio.

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  5. @Lupo la foto l'ho fatta io sul mio terrazzo, è venuta così e ho capito che era quella giusta da mettere sul blog...
    @Monteamaro sto perdendo il coraggio, sono stanca del presente e il futuro porterà un vuoto al quale non riuscirò mai ad adattarmi.
    Parlo dell'omosessualità, rifletto su questo blog, racconto della mia vita non per cercare comprensione, ma per far conoscere il mio modo semplice di essere lesbica. Sarò soddisfatta e mi sentirò realizzata anche se solo una persona mi dirà che la mia storia gli ha fatto vedere un mondo diverso da quello che tanti pensano..
    1 abbraccio anche a te!

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